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venerdì 16 ottobre 2015

Non fu subito successo

Per la rubrica: 

Nelle librerie che siamo soliti frequentare, ci sono libri che sono perennemente in evidenza sugli scaffali, questo perché, nonostante il tempo che passa, rimangono classici intramontabili che i Lettori continuano a leggere con gioia e passione.
Ma se vi dicessi che, all’origine, quei libri non erano presi minimamente in considerazione dagli editori e che, anzi, vennero rifiutati più e più volte?
Non avete idea di quante case editrici si stanno rimproverando da anni per essersi lasciate sfuggire dei veri e propri capolavori da miliardi di copie!
Prendiamo ad esempio il classico romanzo “Orgoglio e pregiudizio”, lo sapevate che Jane Austen impiegò ben più di dieci anni per farlo pubblicare? E guadagnò solo centocinquanta sterline, una somma che fece felice la Austen ma una miseria se consideriamo il successo che ha avuto e che tutt’ora ha il suo libro! Inoltre, per pubblicare gli altri suo romanzi, la scrittrice ha dovuto affidarsi al fratello affinché qualche casa editrice li prendesse in considerazione. Era di comune opinione, infatti, considerare il mestiere dello scrittore un lavoro maschile, non adatto alle donne.
Pensate che L'abbazia di Northanger fu acquistata a 10 sterline da una casa editrice e non per pubblicarla! Ma per mettere il cuore in pace agli Austen.
All’epoca, però, la Austen non fu la sola donna ad essere rifiutata, anche a Charlotte Bronte venne rifiutata la pubblicazione di un romanzo a favore, invece, del libro della sorella Ann. Charlotte non si diede per vinta e scrisse il celeberrimo Jane Eyre che finì con l’essere pubblicato prima di quello della sorella.
Non pensiate, però, che solo le case editrici di un tempo sottovalutassero manoscritti che sarebbero divenuti poi dei capolavori.
Prendiamo ad esempio J. K. Rowling, avete idea di quanti editori hanno rifiutato Harry Potter? Lo consideravano troppo lungo o non abbastanza accattivante, e più di una decina di case editrici lo ha snobbato, pentendosene poi amaramente.
Al contrario, l’allora piccola casa editrice Bloomsbury ha prosperato proprio grazie al suo saper osare.
Se parliamo di biografie storiche, il più snobbato è stato proprio il diario di Anna Frank. Una quindicina di case editrici non lo riteneva degno di essere pubblicato e letto dai Lettori, “di nessun interesse” lo definivano … grandissimo errore, considerando che oggi viene pure usato come testo scolastico!
Ma vogliamo parlare del grande o conosciutissimo Stephen King? Ha letteralmente sudate sette camicie (o ferse molte di più) per far pubblicare il suo primo libro Carrie. Le case editrici lo ignoravano, e alla fine è stato comprato per 2500 sterline (e ha venduto più di un milione di copie!)
E Sir Arthur Conan Doyle? La prima indagine di Sherlock Holmes (Uno studio in rosso) fu rifiutato da tre editori e alla fine venne acquistato per soli 25 sterline, una vera miseria considerando che le case editrici, per pubblicare le opere su Holmes, finirono col pagare a Doyle ben 10 scellini … a parola!
Insomma, in ogni epoca, c’è qualche casa editrice che si pente per essersi fatta scappare uno o più capolavori letterari. Volete un consiglio miei cari editori? Osate! “È meglio aver amato e perso che non aver amato affatto!” o in questo caso, è meglio aver pubblicato e osato piuttosto che aver poi rosicato!


6 commenti:

  1. Ciao Claudia, molto interessante il tuo post, è bello vedere che ci sono blogger che non pubblicano sempre i soliti post scontati, e questo non lo è per niente, complimenti. I classici la sottoscritta li ha sempre snobbati...hai voglia di suonarmele vero? Cime tempestose letto a quindici anni e adorato, riletto a 34 mi ha annoiato a morte...Jane Eire, amato il film, odiato il libro :-( . Però mannaggia, vorrei tanto trovare la chiave giusta per avvicinarmi ai classici e sono convintissima a tentare. Non toccatemi Anna Frank, in assoluto il mio libro del cuore, quello che mi ha fatto innamorare dei libri. E' stato un piacere leggere il tuo post!

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    1. La pensavo esattamente come te in merito ai classici! Li consideravo ombre di un passato decrepito e non avevo voglia di leggerli, li avevo già catalogati come noiosi! Ma la Austen mi ha rieducata e mi ha dimostrato che se i classici sono tanto amati un motivo di fondo c'è. Penso che tu abbia bisogno solo di trovare il tuo classico guida ;)

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    2. Provo con la Austen allora? ;-)

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  2. è successo a tanti, capita inizialmente

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  3. Delle Bronte lo sapevo, mi ero informata tantissimissimo per scrivere la tesina lo scorso anno! :3

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