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domenica 11 ottobre 2015

"Il re della neve" - Kerry Greenwood


Editore POLILLO  
Pagine 252
Prezzo cartaceo 14,90 EURO  
Anno prima edizione1989
Genere: Giallo storico 



Protagonista di una serie di mystery che l’hanno resa uno dei personaggi letterari più popolari d’Australia, Phryne Fisher incarna l’ideale di donna degli anni Venti, una creatura dalla forte carica sensuale, avventurosa, indipendente, spregiudicata. Non a caso si è scelta un “lavoro inadatto a una donna”, quello di investigatore privato. Bella come la celebre cortigiana greca di cui porta il nome, elegante come un figurino di Erté, affascinante come la Lulu del film di Pabst, Phryne, all’inizio di questo primo romanzo, è una delle giovani più ammirate dell’alta società londinese, ma nel contempo una delle più annoiate. Non ne può più di cenare accanto a colonnelli in pensione, ballare con giovanotti dal mento sfuggente e fare la dama di carità. Così, quando le viene chiesto di occuparsi di una strana vicenda a Melbourne, decide di improvvisarsi detective e di tornare in Australia, la patria che aveva lasciato dopo che un’inaspettata eredità aveva cambiato la sua vita e quella della sua famiglia. Non appena giunge a destinazione, si trova coinvolta in una serie di misteri in cui figurano mogli avvelenate, poliziotti corrotti, un seducente ballerino russo e un inafferrabile “re della neve”. E ad accompagnare la vicenda gialla, un’affascinante ricostruzione ambientale degli anni Venti.







Il mio amore per l’eccentrica Phryne Fisher è nato grazie al telefilm che la vede protagonista. La sua figura, così femminile e forte, mi ha conquistata a tal punto che, quando mi sono accorta che gli episodi televisivi erano tratti da una serie di libri, non ho perso tempo, e ho recuperato subito le copie tradotte in italiano.
Sfortuna vuole che, come succede spesso, siano stati tradotti solo tre libri dell’intera serie, e a causa della mia bassa attenzione, li ho pure letti nell’ordine sbagliato!
Così mi ritrovo a recensire l’ultimo libro della serie italiana che, guarda caso, è in realtà il primo della saga.
Phryne vive a Londra nella tenuta dei genitori. Il suo acume e i suoi riflessi pronti, durante una cena con furto, le hanno procurato un interessante distrazione.
Una coppia, amici dei genitori di Phryne, ha chiesto a quest’ultima di investigare sui numerosi disturbi fisici che assillano la figlia, residente in Australia.
I due coniugi, sono convinti che la figlia sia stata avvelenata dal marito e vorrebbero che Miss Fisher andasse a Melbourne a controllare la situazione e risolvere l’arcano.
Annoiata dalla società londinese, Phryne fa le valige e parte seduta stante con la sua amica Dott.ssa MacMillan. Ben presto, la nostra sagace detective dilettante, realizza che l’Australia offre più distrazione del previsto.
Macellai che praticano illegalmente aborti, traffico di droga, ragazzi della buona società che si approfittano di illuse ragazzine, figure impoverite che rappresentano l’ultima testimonianza di ex famiglia reale Russa, tentati omicidi accompagnati da barbose cene nell’alta società.
Un giallo infarcito di misteri, in cui prendono vita le vicende di tassisti anti capitalisti, domestiche assetate di vendetta, signori del bel mondo con un po’ troppi segreti impuri e, naturalmente, le scorribande dell’ammaliante Phryne Fisher.
Un libro che mi sono gustata pagina dopo pagina.
Amo il modo di scrivere di Kerry Greenwood, riesce, fin dalla prima frase della prima pagina, a catturare l’attenzione del Lettore.
Niente fronzoli, si inizia subito ad indagare.
Niente parole di troppo, solo un mistero dietro l’altro.
Una narrazione contraddistinta dall’ironia alla Austen, dall’astuzia alla Christie e dai personaggi singolari alla Doyle.
Una saga destinata a stupire grazie alle sue caratteristiche vincenti.
In questo primo volume leggerete di come tutto ha avuto inizio, di come Phryne ha scelto di diventare un detective privato, di come ha conosciuto Dot, Cec e tutti gli altri compagni di misteri che l’accompagneranno per tutta la durata della saga.
Una serie di libri che consiglio ai patiti del genere giallo. Fidatevi, quando vi dico che vale la pena leggere questo libro, anche solo per arrivare alle ultime, profetiche e calorose parole:
“La vita era bellissima.” 
Assegno al libro:
4 stelle su 5

Dal libro:

- "Si rimbecillisce quando vede una creatura debole e bisognosa (...). Non so proprio cosa dirà Mrs Browning se lui vuole portare in casa una ragazza randagia."

- "Ti piacciono i bambini?(...)"
"No, per niente. (...) A essere sincera, mi sembrano sempre ubriachi. Guarda quello, giureresti che si sia dato al gin."

- "Niente fa apprezzare il fatto di essere ricchissimi come l'essere stati molto poveri."

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