Translate

giovedì 12 ottobre 2017

Recensione: "Terremoto" - Chiara Barzini


Editore Mondadori
Pagine 332
Prezzo cartaceo 19,00 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Narrativa Straniera


Eugenia è l’imprevedibile protagonista di
“Terremoto”, primo sorprendente romanzo di Chiara Barzini. Eugenia è un’adolescente romana catapultata con la sua famiglia “che non fa mai le cose come si deve" in uno dei tanti quartieri residenziali della Los Angeles degli anni ’90. È tramite la sua voce, i suoi pensieri, i suoi occhi, capaci di fotografare tutto come un’istantanea, che prende forma il racconto di una quotidianità vissuta nella Città degli Angeli. Amore, droga, eccessi, importanti amicizie, prime infatuazioni e l’affiorare di una coscienza politica sono i passaggi personali di Eugenia e un modo intimo, differente dal solito, per narrare un periodo di svolte nazionali e internazionali importanti. Cambiamenti economici, mutate dinamiche mondiali, l’affiorare di nuovi movimenti artistici e musicali delineano lo sfondo di questo romanzo insieme alla natura, potente e non sempre controllabile, che circonda questa metropoli californiana. Un romanzo di formazione e un racconto che, con il linguaggio emotivo e intimo della protagonista, sgretola il mito americano. “Terremoto” di Chiara Barzini è un libro giocato a più livelli, intenso e imperdibile. Scritto prima in inglese e poi in italiano, questo romanzo dalla genesi unica ha conquistato innanzitutto Gerry Howard, l'editore americano di David Forster Wallace. “Meravigliosamente vibrante" è stata la recensione di Howard per questo esordio letterario.

Eugenia viene trascinata dalla famiglia in un trasloco rocambolesco.
Dall'Italia va a Los Angeles, per seguire il sogno cinematografico del padre. 
Eugenia finisce così in un paese scosso dagli scontri razziali.

"Come avrebbe fatto mio padre a diventare ricco e famoso se si circondava di luoghi da poveracci?"


Siamo nel 1992, epoca di grandi ideali e ribellioni, portate avanti da anime progressiste.
Eugenia si trova a dover esplorare un nuovo mondo, mondo che la cambia.
Mentre i suoi genitori si gettano con entusiasmo in quella nuova vita, che però non è d'oro come vogliono credere, lei deve affrontare il liceo.
Stringe nuove, particolari amicizie.
Con Henry, e il suo negozio di antiquariato che raccoglie oggetti scenici dei film.
Con Arash, il suo protettore.
Con Fatima, l'amica di educazione fisica.
Si lascia andare, sprofonda in un giro di sesso e droga, rimanendo incastrata in una realtà che le mostra quanto la morte sia vicina.

"Mia figlia è una zoccola!"

Questo è un libro che si avvicina molto alla realtà, ne cattura molte sfumature. Mi è piaciuto il fatto che la storia si avvolgesse al contesto storico, l'autrice è riuscita a darne una chiara visione, a ricreare quei momenti.
La trama riprende un po' quella che poi è stata l'esperienza della scrittrice.
Chiara, come Eugenia, si trasferisce dall'Italia negli Stati Uniti e come lei ha dovuto scontrarsi con razzismo e bullismo.
Eugenia però si lascia travolgere da questo mondo, mondo che tuttavia non la riesce mai a schiacciare del tutto.
E' una protagonista che si lascia trasportare ma non abbattere, non definitivamente. 
E' cresciuta all'interno di una famiglia piuttosto imbarazzante e sopra le righe.
Il padre è un uomo che rifiuta l'autorità e le istituzioni. Quando va in spiaggia, con la moglie, prende il sole nudo, venendo poi multato da un poliziotto che arriva in elicottero. E la nonna fa con Eugenia il gioco delle lingue!
La vita di questa ragazza, quindi, è un po' tutta molto particolare.
Una famiglia perfetta lei l'ha avuta solo quando ha recitato per una pubblicità di carne in scatola!

"Mi piaceva recitare la parte della famiglia perfetta."

Questa lettura mi è piaciuta anche per il fatto che mostra la realtà dietro al sogno americano.
Questa famiglia parte con un grande progetto in mente, fiduciosa di poterlo realizzare e poi si imbatte in una società instabile, ingiusta, in una società che sta cambiando.
Le difficoltà, la vita concreta, ecco cosa mostra questo libro.
Frantuma gli ideali, disillude e lascia intravedere la sporcizia che c'è sotto.
Non racconta quindi una fiaba romantica ma la storia di una ragazza qualunque, nell'America degli anni '90.
Ciò che non mi è piaciuto di questo libro è proprio Eugenia e il suo "arrendevolismo", il suo lasciarsi andare a quella nuova vita americana. Nonchè il modo in cui i genitori la lasciano fare. In questo libro si sente un forte senso di menefreghismo da parte di un po' tutti i personaggi. Ognuno è in balia di se stesso, si perdono tra le pighe della vita e nessuno li va a cercare.
"Terremoto" è un libro amaro, a cui assegno:



- Trama: 4 - Narrazione: 3 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -


3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "A scuola avevo una tresca con Arash, dopo scuola con Simon, e a casa  cominciai a pominciare con Robert, lo sceneggiatore goth di mio padre."

- "Sei diventata così americana."

- "Speravamo tutti di poter spegnere la luce, cancellare il movimento della terra, ricacciare il sole dietro la collina."

2 commenti:

  1. Ciao! Mi sono appena iscritta con piacere al tuo blog e trovo che posti articoli davvero interessanti. Se ti fa piacere ricambiare il follow, questo è il mio blog: https://lettricedisogni.blogspot.it/

    RispondiElimina