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giovedì 5 aprile 2018

Recensione cinematografica: Ready Player One


Per la rubrica:

Il 28 marzo è uscito nelle sale cinematografiche italiane il film "Ready Player One" tratto dall'omonimo libro di Ernest Cline.
La licenza cinematografica è stata venduta prima ancora della pubblicazione del libro, con una clausola che prevedeva la partecipazione di Cline alla stesura della sceneggiatura.
Il progetto vero e proprio, parte però dopo quattro anni con Steven Spielberg alla regia, cosa che ha comportato alcune modifiche alla trama.
Nel romanzo di "Ready Player One" infatti, compaiono svariate citazioni, tra cui molte legate allo stesso Steven Spielberg. Per evitare problemi legali dovuti al reperimento delle licenze, molte citazioni sono state tolte e molte altre sostituite (in particolare quelle che fanno riferimento a Spielberg per evitare accuse di auto celebrazione).
Queste, però, sono solo alcune delle numerose modifiche apportate alla storia originale.
Ironico il fatto che ho letto il libro proprio perchè attratta dal trailer del film, film che poi si è dimostrato essere molto diverso dal testo.


Nel film compaiono tutti i personaggi principali citati nel libri.
Parzival (Tye Sheridan), Art3mis (Olivia Cooke), Aech, Shoto (Philip Zhao), Daito (Win Morisaki) sono i protagonisti indiscussi della storia.
Loro nemico è Sorrento (Ben Mendelsohn), elemento di spicco della IOI che ha il compito di trovare l'easter egg.


La trama generale è la stessa del libro.
E' il 2045, il genere umano si nasconde in un gioco virtuale: OASIS, una realtà che al suo interno raccoglie milioni di mondi in cui vivere, lavorare, andare a scuola.
La tranquillità viene infranta quando il creatore di OASIS, il geniale Halliday (Mark Rylance) muore. Halliday lascia in eredità il suo patrimonio e il suo mondo virtuale a colui che troverà l'ester egg seguendo una serie di indizi e raccogliendo tre chiavi.
Si scatena una caccia agguerrita.


Ed ora le differenze con il romanzo.
OASIS è un mondo che richiama gli anni Ottanta, un mondo basato sui videogiochi e sui film di quel periodo.
Nel libro, Halliday lascia, oltre ai suoi diari, anche un enigma che conduce alla prima chiave.
Nel film, innanzitutto, le prove sono diverse da quelle del romanzo e poi la prima è praticamente servita su un piatto d'argento, i giocatori vi vengono condotti in massa attraverso un portale e la sfida da superare è completamente diversa da quella del libro. Quando l'ho vista ci sono rimasta malissimo, in pratica questa apre la porta a una lunga serie di altre modifiche.
Infatti, non sono solo le prove ad essere diverse nel film, cambiano anche molti avvenimenti, gli stessi personaggi a volte si ritrovano in ruoli e situazioni che non gli appartengono.
Prendiamo per esempio Og, l'ex socio di Halliday, nel libro riveste un ruolo molto diverso all'interno di OASIS ed è fondamentale per l'evoluzione della storia. Nel film, invece, cambia non solo la sua posizione ma anche le sue apparizioni.


Insomma, non vi dico altro e non vado sullo specifico per evitare spoiler ma il fatto è che il film è sicuramente strepitoso, pieno di effetti speciali. La grafica è magnifica, in particolare mi sono piaciuti moltissimo gli avatar su OASIS dei vari personaggi.
Sono però delusa dal fatto che hanno cambiato moltissime cose rispetto alla trama originale.
Capisco i permessi per le citazioni, capisco l'adattamento cinematografico, ma hanno cambiato davvero tante, tante cose, troppe.
Il film di per sè è grandioso ma la delusione per le modifiche, rimane.

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