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sabato 25 novembre 2017

Recensione Lettura di Gruppo: "La cucina degli ingredienti magici" - Jael McHenry


Editore Tea
Pagine 279
Prezzo cartaceo 8,50 EURO 
Prezzo ebook 6,49 EURO
Anno prima edizione 2011
Genere Narrativa Straniera

Dopo l'improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, abituata a vivere in un suo mondo protetto fra le pareti domestiche, cerca consolazione nella cucina di casa e fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l'angoscia, ma questa volta il profumo corposo e piccante della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent'anni prima, che le sussurra una frase sibillina: «Non permetterglielo!» prima di scomparire. Un ammonimento che la mette in allarme... Che cosa non deve permettere? E a chi? Forse alla sorella Amanda che, abituata a organizzare tutto,
ha deciso di vendere la casa in cui hanno vissuto i genitori e la sorella fino a quel momento? Ginny non avrebbe mai pensato di doversi trasferire, ma ormai rassegnata all'idea, incomincia a radunare le cose a cui tiene di più e in questa sua ricerca scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti: una lettera della madre nascosta nel camino della camera da letto, fotografie del padre con una donna di cui lei ignora l'identità. Via via più desiderosa di conoscere la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate... Un romanzo d'esordio magico, forte e avvincente sui legami fra sapori e memoria, famiglia e identità.

Ginevra è una ragazza particolare.
Non ama il contatto con le altre persone, quando è agitata pensa al cibo, a come cucinarlo e quando ha bisogno di un attimo di pausa, si rinchiude nell'armadio dei genitori, con le mani infilate nelle loro scarpe.
Questo è più o meno quello che fa al funerale dei genitori, morti accidentalmente durante una vacanza.
Per rilassarsi si mette a cucinare la ribollita della nonna e ... questa compare, o almeno, il suo fantasma.

"Mi hai portata tu qui con il profumo della ribollita, e io ti porto il messaggio."


Ginevra scopre come richiamare gli spettri delle persone defunte, ma mentre affina la sua tecnica, deve fare i conti con la sorella.
Amanda, vorrebbe che Ginevra si trasferisse da lei, così da averla vicina, così da preoccuparsi di meno per lei.
Ginevra però vuole la sua indipendenza, vuole stare nella casa in cui ha sempre vissuto, perchè a discapito di quello che dice la sorella, lei si sente normale, ha solo una spiccata personalità.

"Questo mi dice il Quaderno della normalità. Non esiste la normalità in assoluto."

Ginevra continua così a cucinare, a evocare fantasmi e segreti.
Fa anche la conoscenza di David, il figlio di Gert, la donna delle pulizie, o meglio un'amica di famiglia.
Combatte contro Amanda e la sua voglia di etichettarla a tutti i costi.
E nel mentre, tenta di capire se stessa e ciò che vuole veramente.

"E' ora di cucinare i piatti dei morti e vedere cosa succede."


Non mi aspettavo di rimanere così coinvolta da questo libro.
Penso che tutto il merito sia di Ginny e della sua "personalità".
E' una protagonista oltremodo insolita, ha i suoi problemi ma non vuole che questi la definiscano.
Lei è quel che è, non vuole essere bollata, non vuole che etichettino le sue manie con il nome di una sindrome.
Lei è diversa ma per questo non vuol dire che non sia normale, a modo suo.

"Non ci sono cose normali o non normali."

Cosa ho percepito tra queste pagine?
La voglia di essere se stessi, pregi e difetti compresi.
Che è difficile prendersi cura di coloro a cui vogliamo bene senza schiacciarlo, senza imporgli le nostre decisioni.
Che il cibo può essere un messaggio di speranza e conforto, un messaggio che dice "ti sono vicino". E' in grado di evocare sensazioni, ricordi e perfino fantasmi!
Che smettere di amare è difficile.
L'amore può sfociare in oppressione.
L'orgoglio in cecità.
E' un libro che mi ha fatto pensare che definire una persona normale o meno è più difficile del previsto.

"Ho difficoltà a socializzare, ma non sono ritardata."

E' stata una lettura inaspettatamente profonda, carica di messaggi e rivelazioni.
Tra l'altro, tra queste pagine, ho avuto modo di conoscere alcuni riti ebraici che mi hanno colpita per il calore con cui venivano adempiuti e per il significato che avevano.
Un romanzo quindi molto bello, a cui assegno:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 4 -

4 Wonderland su 5

Commenti dalla lettura di gruppo:

Ursu La:
"o me ne sono innamorata. Ginny è un personaggio meraviglioso con il quale (purtroppo o per fortuna) ho tantissime cose in comune, quindi non ho potuto fare a meno di immedesimarmi nella storia. I fantasmi aggiungono un tocco fantasy e romantico alla trama che, secondo me, non guasta e sul finale mi è scappata una lacrimuccia :) Bello, bello, bello <3"

Claudia M.:
"Mi trovo d'accordo su ogni singola parola, è stata una lettura bellissima."

Eleonora:
"Esattamente, anch'io mi ritrovo molto in Ginny, e mi è piaciuto il fattore fantasmi stile ghost whisperer culinario, un bel mix peccato per il finale."

Sandra:
"Un libro dolcissimo a nello stesso tempo amaro. Purtroppo Ginny e la sorella Amanda perdono i genitori per un incidente. Amanda è una sorella apprensiva, forse troppo, ma Ginny ha un problema che forse non vuole ammettere perché lei deve essere Normale. Ma poi arriva il momento della consapevolezza, Ginny affronta le sue paure grazie anche all'aiuto della sua passione per la cucina e dei fantasmi che accorrono in suo aiuto, Amanda invece scopre che la sorella è più forte di quello che pensava. A contorno della storia abbiamo anche la malinconica e triste presenza di David che comunque, secondo me, contribuisce alla nascita della nuova Ginny. Un libro che consiglio di leggere."

Roberta:
"Veramente bello questo libro. È il primo che leggo e mi coinvolge tanto con il cibo...sembrava di mangiare anche a me o di cucinare...
Scrittura molto coinvolgente .
Mi dispiace tanto per tutte le sofferenze subite da Ginny.
Sono contenta che sia riuscita alla fine a sistemare tutto con sua sorella e che riescano a curare la.nipotina .
Sono contenta che Ginny viva da sola anche perche è perfettamente i grado di farlo.
Che peccato che abbiamo perso David li avrei visti bene insieme!!!!
Bel libro che mi.ha fatto molto riflettere!!!!!!
VOTO 9"

Marianna:
"Libro da leggere rigorosamente dopo cena.

" Non siamo mai usciti dal nostro guscio".

Ginny rimane sola dopo la morte di entrambi i genitori. É un tipo strano, timido, taciturno; le piace molto cucinare e nei momenti di crisi dove la solitudine e la malunconia prendono il sopravvento, inizia a leggere il Quaderno della Normalità e ama i blog di cucina.
È proprio dai blog che ha capito che non ci sono cose normali e cose anormali, C'è solo quello che giusto per te. La protagonista mi é entrata nel cuore, con il mio occhio clinico di educatrice, ho subito capito che le sur stranezze celassero una forma di autismo. La sindrome di Asperger è tipica di ragazzi che in fondo sono dei geni.
Il cibo ha un potere, quello di riportare in vita situazioni, emozioni, ricordi, ma non solo...
Vocabolario
L'incontro con il "fantasma" più emozionante è stato il papà, tenero e vicino a lei, questo stratagemma ha reso il libro più particolare e meno scontato.
La ricetta che mi ha incuriosito di più è stata la panata la prima del libro prima o poi proverò a prepararla.
Amanda mi è stata antipatica già dai primi capitoli, troppo venale, egoista, ma un po' alla fine ho compreso le sue preoccupazioni e le sue ansie.
Alla fine NORMALE è solo un'etichetta, una parola vuota senza significato, siamo tutti unici nella nostra diversità e nelle nostre stranezze.

Dolce, amaro e piccante al punto giusto. Il finale me lo aspettavo diverso, mi ha un po' spiazzato.
L'ho sottovalutato questo romanzo, quando lo abbiamo votato mi sembrava un tipico romanzo rosa dalla trama anche un po' scontata, invece mi ha colpito molto.

Voto 9
Personaggi 10
Trama 8
Narrazione 9
Finale 7
Cover 7"

Monica:
"Mi è piaciuto moltissimo questo libro, anche io sento di avere qualcosa in comune con Ginny. Un libro da leggere con una bella tazza di tè e brownies."

Antonella:
"Libro finito!
Nel complesso davvero un bel libro (Claudia complimenti per la scelta) ... Però (perché c'è un però) ho trovato il finale un po' frettoloso... Qualche pagina in più non sarebbe stata male.
Ora aspetto con ansia la prossima lettura"

Tonina:
"Finalmente terminato!mi è piaciuto molto . . Il personaggio di Ginny . . Il suo quaderno della normalità . . . Mi ha fatto riflettere sul fatto che spesso non è facile amare . . In tutte le sue forme . . anche da sorella . . Si sbaglia , e non sempre si fa la cosa giusta , anche se di base c'è solo tanto amore . . Non mi è piaciuto il finale .. mi sarei aspettata qualcosa di più ."

Dal libro:

- "In vita mia ho avuto giorni belli e brutti. Giorni tristissimi, sofferti. Ma anche i peggiori hanno un lato positivo: finiscono."

- "Amanda vuole vendere questa casa con me ancora dentro."

- "La mia mente è un posto pericoloso."

- "I fantasmi della mia famiglia sembrano danzare nell'aria."

2 commenti:

  1. Come libro sembra particolare, soprattutto per la presenza della nonna fantasma XD
    Colgo l'occasione per avvisarti che dal 1 dicembre sul Café Littéraire si terrà un gruppo di lettura natalizio. Se vuoi partecipare, passa pure da noi!

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