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martedì 19 settembre 2017

Recensione: "Gli anni della leggerezza" - Elizabeth Jane Howard


Editore Fazi
Pagine 606
Prezzo cartaceo 18,50 EURO
Prezzo ebook 12,99 EURO
Anno prima edizione 1990
Genere Narrativa Straniera

È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si
appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare.
Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L’affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che porta ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybil una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l’uno dei desideri dell’altra; Rupert, pittore mancato e vedovo, si è risposato con Zoë, un’attrice bellissima e frivola che fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali.
Ma c’è anche il mondo fuori, e la vita domestica dei Cazalet s’intreccia inevitabilmente con la vita di un paese sull’orlo di una crisi epocale. Mentre le vicissitudini private dei personaggi vengono messe a nudo e vicende grandi e piccole intervengono a ingarbugliare le loro esistenze, si comincia a mormorare di una minaccia che viene dal continente, e che assume sempre più spessore nelle consapevolezze dei protagonisti, fino a diventare tangibile: la seconda guerra mondiale è alle porte.

La storia ha inizio nel 1937, la storia che ci è dato conoscere.
Ruota tutto intorno la famiglia Cazalet, la grande famiglia Cazalet!
La narrazione si sofferma su un po' tutti i componenti della famiglia, con qualche parte dedicata anche ai domestici.
A capo dell'albero genealogico, ci sono William, il Generale e sua moglie Kitty, la Duchessa!
Questi hanno avuto quattro figli, tre maschi ed una femmina, ed è su di loro che ruota tutta la storia.
Si parla di Hugh, che è tornato dalla guerra con una mano in meno e varie schegge di proiettili in corpo che gli procurano dei gran mal di testa.
La moglie Sybil è incinta del loro terzo bambino, ma questo non la trattiene dal discutere con il marito, senza mai arrivare però a chiarire la loro opinione.
Fanno sempre ciò che pensano faccia piacere all'altro, ma il più delle volte finiscono entrambi con il fare ciò di cui non hanno voglia.
C'è poi Edward, l'affascinante! Anche lui di ritorno dalla guerra con qualche problema per via dei gas. E' sposato con Viola, un concentrato di energia!
Il terzo fratello è Rupert, padre amorevole che accudisce i figli dopo la morte della prima moglie. E' molto dolce con il figlio Neville, che soffre di asma, e paziente con quella viperella che si trova per figlia: Clary.
E' diviso tra le attenzione che pretende la nuova moglie, Zoe e quelle di cui necessitano i suoi figli.
Infine c'è Rachel, la sorella di trentotto anni che vive con i loro genitori e che non vede l'ora arrivi l'estate per abbracciare la sua valanga di nipoti.
Perchè, vedete, in estate i Cazalet si riuniscono tutti a Home's Place, che rimbomba così di vita.
Tra i suoi corridoi e giardini, scorrazzano le cugine Louise e Polly con la loro crema di bellezza e le loro paure.
Louise infatti è terrorizzata dall'idea di stare lontana dalla sua famiglia, mentre Polly teme lo scoppio di una nuova guerra.
Con loro c'è anche Lydia, sorella di Louise, sempre preoccupata, dall'animo pessimista, dall'indole troppo sincera!
Poi ci sono i soliti drammi famigliari, la madre di Villy affetta da noia cronica, l'amore segreto di Rachel, i litigi fra cugini e un nuovo erede in arrivo.
Sinceramente, quando ho preso in mano questa saga mi sono chiesta cosa avesse mai l'autrice da scrivere per riempire seicento pagine, in ogni volume!
Poi ho capito che non era una storia sola quella che narrava, ma tante quante i personaggi del libro.
Li seguiamo nella loro vita, tra mattine trascorse a fare spese e pomeriggi con le amiche. Tra lezioni, giornate al mare, battibecchi e cene.
Gironzoliamo tra loro e le strade affollate del 1937 e del 1938.

"So che tu non ci credi, ma le cose straordinarie accadono. C'è sempre il destino ..."

Alexander Averin
Non accadono molte cose tra queste pagine, non è un romanzo estremamente attivo, ma è pieno di vite, vite su cui scendiamo come se fossimo spiritelli curiosi.
Il testo si svolge nell'arco di due estati, estati che rimarranno memorabili per vari motivi e che per altri si confonderanno con tante altre.
Un libro in cui aleggia la spensieratezza. Una giostra di amori e vite, a cui è facile abbandonarsi.
Gli ambienti sono descritti con minuzia e molto curiose sono le peculiarità della vita dell'epoca che emergono durante la narrazione.
Insomma, una lettura che non si può dire essere avvincente, ma che suscita lo stesso un certo interesse.
Ho letto infatti con piacere questo primo libro, a cui assegno:

- Trama: 3 - Narrazione: 5 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Lui ha rinunciato a tutto per lei, quando poteva avere tutto rinunciando a lei."

- "Cominciarono a pensare al latte con biscotti e alla buonanotte delle loro madri."

- "Bè, il fatto è che nei libri può succedere qualunque cosa."

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