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martedì 13 giugno 2017

Recensione: “Maria José e Lady Diana” - Rosa Santoro


Pagine 130
Prezzo cartaceo 12,00 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa

Quando nello specchio l’immagine che
si riflette non somiglia alla tua, ma a un’altra, lo spazio e il tempo si annullano.
“Maria José e Lady Diana” è un romanzo di Rosa Santoro composto in maniera originale come se le due donne fossero legate da un unico destino. Una storia appassionante per vivere un’illusione di ritratti indefinibili dove un volto diventa l’altro in un gioco di luci e ombre, entità che appaiano e si dileguano come in un sogno.

Il libro parla di un legame immaginario tra due donne importanti, che hanno guadagnato la stima del loro popolo.
Mi riferisco a Maria Josè, ultima regina italiana e a Lady Diana, consorte del principe Carlo d'Inghilterra.
Nel testo, la Diana bambina, in preda ai sensi di colpa per la separazione dei genitori, vede il volto di Maria Josè nello specchio e da allora tra le due donne si instaura un legame d'amicizia e di supporto che si protrarrà negli anni.
Due donne, vissute in due realtà diverse, che in questo testo trovano l'una nell'altra una buona amica, un'ottima consigliera, una spalla su cui poggiarsi nei momenti peggiori.
Il libro, che altro non è che un racconto fiabesco e romanzato, mostra il lato più fragile e volubile delle due donne.
Invece di soffermarsi sulla loro forza e su ciò che di bello e generoso hanno fatto, la scrittrice evidenzia il loro ruolo di mogli tradite, di donne insicure.
Ci sono capitoli sullo shopping, sui loro vestiti da sposa, su come si sentivano alla scoperta dei tradimenti dei mariti, ma poco nulla c'era sul loro ruolo di madri, sui loro impegni sociali, sui loro ideali.
Questa è la parte che più mi ha dato noia. Maria Josè e Lady Diana sono state dipinte come due persone comuni con problemi matrimoniali, ma non è stato valorizzato il loro impegno nel cambiare le cose, nel fare la cosa giusta grazie ai loro ruoli.
Avrei preferito che l'autrice si fermasse maggiormente sui loro spiriti ribelli, invece di sottolineare solo il loro lato comune, quello che le fa assomigliare a qualsiasi altra donna.
Il testo viene poi narrato in modo semplice ma non molto fluido, con troppa fretta a mio parere, con tono però dolce e flautato.
I personaggi sono limitati, tutti legati alle famiglie delle due protagoniste.
Le descrizioni sono molto limitate, la scrittrice tende ad evidenziare maggiormente le emozioni, piuttosto che l'aspetto fisico dei personaggi.
Quetsa non è stata la lettura che mi ero immagina, sono anzi un po' delusa.
Per questo assegno al libro:

- Trama: 2 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 2 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Si afferrarono per mano, lungo il cammino per sancire la loro indissolubile unione."

- "Prendi il meglio della vita."

- "Credi nella gente, credi in te stessa, e quel male commutalo in bene."

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