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venerdì 17 febbraio 2017

Recensione: "Mi innamoravo di tutto: Storia di un dissidente" - Stefano Zorba


Editore AlterNative
Pagine 72
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa Italiana

Un sotterraneo anonimo. Un pavimento in
calcestruzzo, polvere, pilastri nudi e vecchi. E sangue.
Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario.
E Coda di Lupo parla, si racconta, scandendo la sua vita sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, dall’infanzia e il G8 di Genova fino agli ultimi, disperati anni di resistenza in Val Susa.
Un romanzo che parla di lotta, di resistenza, di Stato, di sofferenza, di morte. E della gioia di lottare, nonostante tutti i sacrifici che questo comporta.

Sulle note di "Coda di lupo" di Fabrizio de André, l'autore ci racconta una storia di lotta, di resistenza, di opposizione, una storia di forza, a tratti violenta e non sempre giusta.

"Questo libro parla di Stato, quello a cui bisognerebbe togliere l'iniziale maiuscola per quanto è sporco e sanguinario, del suo bisogno di perpetrare se stesso e il suo potere contro tutti i dissidenti che vorrebbero cambiarlo."

A raccontarci la storia è Coda di Lupo, un uomo  che si autodefinisce un ribelle, ma che le autorità chiamano terrorista.
Coda di Lupo è un attivista, fa parte del movimento NoTav in Val Susa e ciò che fa in questo testo è
narrarci la sua vita, le sue battaglie, le sue sofferenze.

"Io sono diventato un ribelle perchè quando sei senza speranza e senza più nulla o ci si spara un colpo in testa o si alza il dito medio e si combatte."

In un pugno di pagine, Coda di Lupo ci trasmette il suo rancore, il suo dolore, la sua tenacia, l'ardore che mette nel lottare per ciò che crede giusto.

"E lui non sente più la musica, ma solo il caldo abbraccio della rabbia e le carezze della convinzione di essere nel giusto."

In questo libro sono molte le cose su cui ti viene spontaneo soffermarti a pensare.
Dagli interessi dello Stato, al bene che dice di fare, alle schifezze che commette nel buio dell'inconsapevolezza comune.
Infine, ti chiedi anche: chi è il vero eroe e chi il cattivo?
Eroe è il poliziotto che a discapito della propria vita tenta di sedare le proteste al fine di riportare l'ordine? Oppure è il ragazzino che protesta per i tagli all'istruzione pubblica e che viene picchiato con il manganello dai poliziotti?

"Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto.
Poi sono diventato grande.
Ed è cominciato l'odio."

Un libro che nella sua brevità ci dona uno squarcio di un'Italia ingiusta, lontana dall'utopia della pace.
Lo scrittore adotta un linguaggio non dei più eleganti, a volte usa parole dure e scurrili.
Il suo intento, infatti, è mostrarci una realtà non sempre visibile a tutti, ma spesso celata e ignorata. Non vuole cullarci con parole dolci, ma mostrarci la durezza della verità.

"Queste macchie di sangue, questa tortura, questo omicidio: la storia di un dissidente."

Un testo crudo, incensurato, un grido di battaglia che vuole spingere il Lettore ad aprire gli occhi.
Un libro che è anche un manifesto, un modo per combattere e far valere la verità.
Se cercate una lettura leggera qui non la troverete, ma se è una storia di valori che volete, questa è quella che fa per voi.
Un volume che mi ha colpita con il suo fare diretto, con le sue parole dure e le sue immagini raccapriccianti.
Un libro a cui assegno:

- Trama: 4 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 2 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Sono cresciuto senza mai smettere di amare, almeno all'inizio."

- "L'amore per una vittoria che sembrava lì dietro l'angolo."

- "Nessuno ha fatto la  Resistenza, sono troppo giovani. Ma conoscono il valore di morire per un ideale. E conoscono l'importanza di proteggere le vite più giovani per garantirgli un futuro migliore."

11 commenti:

  1. preambolo curioso. mi sono già immaginato la scena. vedo che comunque gli hai dato un voto di 3 su 5, quindi non ti ha convinto a pieno, ma sono lo stesso curioso. Sembra poi di un genere che io prediligo ;)
    Luigi Dinardo
    luigi8421@yahoo.it

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    1. No, non è un genere che amo molto, un libro crudo, molto reale.
      Per questo non gli ho dato il massimo :)

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    2. Luigi, se ti incuriosisce il romanzo è in promozione per un mese all'indirizzo http://www.edizionialternative.org/prodotto/mi-innamoravo-di-tutto-storia-di-un-dissidente/

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  2. Sinceramente non so se lo leggerei mai.. però mi piacciono le frasi che hai inserito in fondo al post! **

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    1. Sono frasi davvero molto belle :) le ho messe perchè mi hanno colpita molto.

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  3. La copertina è molto suggestiva e fa riflettere, sinceramente qui ci vedo tanto materiale per una fiction televisiva ;-)

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  4. Un libro davvero interessante e forte, non è il mio genere ma credo possa valere la pena leggerlo.

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    1. a me ha lasciato un po' di inquetudine, ma penso che è così che debba essere

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  5. Devo dire che di solito non amo leggere questo genere, però alcune frasi da te riportate fanno molto pensare, quindi penso che farò un eccezione e lo leggerò appena possibile

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