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mercoledì 14 dicembre 2016

Recensione: "Caldo sangue (Odissea Digital)" - Suanna F. Roberti


Editore Delos Digital

Pagine 639
Prezzo ebook 3,99 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere Gotico



Roma: 2008. Ranieri Dei Soldati, chef stellato del ristorante Urbe, vive un'appassionante storia d'amore con Violante, la donna che ama da sempre. La sua ossessione ad avere un figlio tutto suo lo porterà a fare scelte difficili. Tra torbide passioni, assassinii, amori antichi e recenti, una travolgente caduta libera nella spirale di una ritrovata identità umana, in contrasto con la malvagità di un sanguinario vampiro di 514 anni che ha conosciuto Michelangelo e Caravaggio.

Siamo a Roma, in un ristorante che vanta un vampiro come chef, questo però non lo sa nessuno, naturalmente, a parte il diretto interessato.
Il nostro vampiro si chiama Ranieri (e non sto qui a spiegarvi tutta l'etimologia legata al nome che ampiamente trova spazio nel testo), ha più di cinquecento anni, capelli neri, occhi blu scuro, naso dritto e perfetto, ed una passione profonda per la cucina (anche se non mangia il cibo ma solo sangue). 
Ranieri prepara prelibati piatti usando i restanti quattro sensi estremamente sviluppati.
Il locale dove lavora è di proprietà di Violante, una donna di trentaquattro anni che cresce da sola il figlio Francesco di appena due anni.
Il nostro benestante e focoso protagonista è innamorato perso di Violante e fa di tutto per sedurla e farla sua.
Fin qui, tutto ok, l'idea di fondo sembra interessante, forse è fin troppo romantico e zuccheroso per il protagonista gotico, ma a parte questo, gli elementi per un testo piacevole c'erano ... ma ...
Partiamo dal fatto che più di una ventina di pagine sono piene di nozioni varie sui vampiri, una specie di vampirenciclopedia. Questo può riscontrare l'interesse dei Lettori, oppure come è successo a me, risultare pesante.
E non possono mangiare, e muoiono se non si nutrono, e possono essere uccisi dai propri simili, e amano stare al sole per scaldarsi come i rettili, e il loro morso è indolore, e la loro voce incanta, e il loro carattere dipende da come erano in vita ... ma quando arriviamo alla storia?!
Vogliamo poi parlare del pezzo in cui si spiega il perchè i vampiri non vanno in bagno?
O di quando il protagonista afferma che lui predilige cibarsi del sangue di gatti? (Avrei una battuta in merito ma evito, va).
Avvilente 

Insomma, dopo un'introduzione piuttosto noiosetta, in cui ci viene fatto conoscere il sistema nervoso, l'apparato riproduttivo e digestivo dei vampiri, arriva il momento in cui penso "adesso arriviamo alla parte interessante! ... vero?".
E invece no, perchè prima l'autrice si prende un po' di tempo per fare luce in merito al quesito: ma ai vampiri crescono le unghie? 


Dopo questa enorme parentesi accompagnata da un'altra inerente il riflesso dei vampiri allo specchio, veniamo a sapere che Ranieri è giunto a Roma per ... Tom Hanks.


E dopo tutto questo preambolo, ne viene un altro sulla storia di Violante, ma salto deliberatamente se no la faccio troppo lunga.
Insomma, se Ranieri fosse stato un comune mortale, penso che le storia gli sarebbe calzata a pennello, ma in vesti di vampiro ... non è che mi piaccia poi molto.
Anni di letteratura ci hanno mostrato vampiri sanguinari, senza scrupoli, assetati di sangue, e vanno bene! Sono vampiri, è questo che ci si aspetta da loro! Morsi, dissanguamenti, morti irruente.
Ranieri mi piace solo quando riveste il ruolo della creatura vendicativa e spietata, il resto, dolcezze, carezze, pietà, sono un qualcosa che non si concilia bene con la mia idea di vampiro.
Io amo alla follia i vampiri misteriosi, dall'animo oscuro, che si piegano all'amore ma ... con dignità!
Ranieri non rientra in questo genere, è fin troppo accondiscendente, sensibile, mostra la sua irruenza solo quando minacciano le persone che ama, per il resto del tempo è una creatura molto mansueta, estremamente passionale!
L'autrice ha dipinto il suo protagonista in modo che sembrasse in possesso di una coscienza, ma quella sua versione mielosa ed emotiva non mi è piaciuta poi molto.
Al di là di questo, bisogna notare che la scrittrice ha senz'altro numerose cose da dire, è abbondante con le descrizioni, tanto che capita che si ripeta.
La narrazione soave e dalle parole ben scelte si rivolge spesso al Lettore ed è raccontata dal punto di vista del nostro vampirello sensibile.

Mi hanno sfasciato un mito!

Tutto sommato, quindi, la storia, che si alterna tra situazioni di sesso disinibito e abbuffate di sangue animale, scorre abbastanza serenamente, sopratutto la parte centrale.
Numerosi eventi e cambi di ambientazione rendono il libro maggiormente dinamico e accativante.
In fin dei conti, il libro tanto orribile non è, per chi ama i vampiri in versione soft.
Ma poi ... ma poi ... arriviamo alle ultime 100 pagine ... e lì ... e lì ... sfacelo totale! 
Come rovinare un libro con un finale eccessivo.
Va bene il senso materno, ma ciò che fa Violante e che Ranieri le lascia fare non ci sta proprio! 

Questo proprio no!

Delusione totale.
Ed ora, cosa assegnare al libro? 
I personaggi sono appena sufficienti, la trama buona, resa pesante da troppi discorsi superflui. La narrazzione fluida, armoniosa, il finale da bocciare! 
Traendo le somme, cercando un giusto equilibrio tra obbiettività e mio gusto personale, assegno al libro: 

3 Wonderland su 5

Dal libro: 

- "Velocità, resistenza, forza, fascino. Irretiamo col nostro carisma, affasciniamo con la nostra bellezza e la persuasione: operiamo una sorta di ipnosi, attuando efficaci suggestioni. "

- "Abbiamo già tanto, ma avremo tutto."

- "Fammi volare fino alla luna, fammi giocare tra le stelle. Fammi vedere se è come saltare su Giove o Marte."

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