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venerdì 28 ottobre 2016

Recensione: "Delirium" - Ivo Gazzarrini


Editore Dunwick
Pagine 89
Prezzo ebook 0,99 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere Horror 

Luce è una giovane pittrice, perseguitata da un passato offuscato e doloroso, e dal ricordo sbiadito della madre.
Decisa a porre fine ai suoi tormenti, aiutata da due amiche, Rita e Mary, intraprenderà un lungo viaggio attraverso il deserto, in cerca della madre.
Ma il tragitto non sarà privo di pericoli e fra motel e stazioni di servizio apparentemente silenziosi aleggia una creatura metà donna e metà falena che segue e terrorizza le ragazze in un vortice di violenza, sangue e orrore.

Il tutto ha inizio con un quadro: Delirium.
Questo è il nome di uno dei quadri creati da Luce esposto insieme a molti altri nella galleria d’arte personale della pittrice che occupa parte del primo piano della sua casa.
Da questo punto in poi, le cose si fanno più complesse, tanto che non si riesce più a capire la differenza tra un incubo e la realtà.
Delirum è il titolo perfetto per questo libro. Delirio sì, perché i caratteri dominanti di questo testo sono la confusione e l'orrore che subentrano in modo lento tra le pagine di questo testo e lasciano il lettore in bilico fino all’ultima pagina.
In questa storia realtà e fantasia si mescolano fra loro, si uniscono per formare una combinazione davvero insolita e particolare.    
L'aspetto più significativo di questa lettura, il punto su cui vorrei attirare la vostra attenzione è la scelta dell’autore di iniziare a descrivere in modo pacato, tranquillo le caratteristiche basilari di Luce,
la pittrice protagonista di questo testo.
Con il procedere della lettura, si scopre però che Luce nasconde dentro di sé tante sfumature di sentimenti diversi, di cui lei sembra non avere più ricordo. E' come se Luce avesse cancellato tutto il suo passato, perché le provocava un dolore troppo profondo da sopportare.
Il passato però non rimane assopito per molto, prima o poi, scalcia per tornare alla luce. Ed è questo che accade con la nostra protagonista, il passato bussa alla sua porta mettendola di fronte a degli avvenimenti agghiaccianti che mai avrebbe voluto ricordare.
Tra sogni inquietanti e creature fantastiche, la follia prenderà il sopravvento tra le pagine di questo testo.
Appena ho cominciato a leggere questo libro avevo l’impressione di trovarmi di fronte a un racconto assolutamente normale, credevo fosse un libro come un altro, ma ben presto ho realizzato che non era così. Stupore, sorpresa, ecco le mie successive reazioni in merito a questa lettura.
Fino alla fine non sono riuscita a capire dove lo scrittore volesse andare a parare. Ho trovato lo stile e il linguaggio un pochino troppo esplicito e crudo per i miei gusti, sebbene fosse molto originale.
È incredibile come vengano tirati in ballo un miliardo di argomenti in sole 80 pagine. Infatti credo che tanti di questi temi non siano stati affrontati in modo abbastanza approfondito.
È un romanzo piuttosto caotico. Probabilmente non è nelle mie corde ed io personalmente non andrei a comprarlo in libreria, ma sicuramente lo consiglio a chi ama l’unione dell'horror psicologico al fantasy, con tanti colpi di scena e grandi spazi narrativi.
Un libro a cui assegno:
2 Wonderland su 5
Recensione a cura di:
Dal libro:

- "Tuffa il pennello nella tavolozza dei colori. La mano sembra danzare sulla tela seguendo una musica immaginaria che pare sentire solo lei."

- "Cammina lentamente sbuffando fuori il fumo.Vorrebbe distruggere ogni tela ma sono solo pensieri dettati dalla furia del momento."

- "È una bellissima notte, il cielo è libero di nuvole, stellato, e il buio è rischiarato dalla luna piena."

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