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lunedì 20 giugno 2016

Recensione: "Un volo di farfalle" - Giovannini Brunella


Editore Leucotea
Pagine 94
Prezzo cartaceo 11,90 EURO 
Prezzo ebook 0,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa Italiana  


Sullo sfondo di
eventi quali una sparatoria tra malavitosi e il drammatico naufragio di Lampedusa dell'ottobre 2013, ha inizio l'amicizia tra Anna Paola e Aisha il cui incontro sembra essere già stato scritto.
Entrambe ricoverate nell'ospedale di Agrigento, e sottoposte a complicati interventi chirurgici, finiscono in coma e il loro primo incontro avviene in un'altra dimensione. Aisha viene messa a conoscenza dell'esistenza di una cassa, sepolta nel giardino della casa di Damasco, contenente un antico manoscritto lasciato in custodia secoli addietro da un antenato, prima di intraprendere un viaggio dal quale non fece mai ritorno. Anche i nonni di Anna Paola possiedono un libro antico scritto da un lontano avo di origini straniere... In ospedale viene ricoverata un'altra paziente: una bimba di colore figlia di un militare. Si forma un trio molto affiatato e la religione diversa o il colore della pelle sono dettagli privi di importanza mentre invece emergono valori quali l'accoglienza, la solidarietà e l'amicizia.

"Un volo di farfalle" è un libro estremamente attuale.
Parla del fenomeno dell'immigrazione, degli sbarchi a Lampedusa, dei problemi a Damasco e dell'Italia in generale, con il suo popolo solidale e a volte malavitoso.
Questa è la storia di tre bambine e delle loro famiglie.
E' la storia di Aisha, che con i suoi genitori e il fratellino è naufragata a Lampedusa nel tentativo di scappare dalla guerra.
E' la storia di Anna Paola, che viene colpita da dei proiettili durante uno scontro
mafioso di regolamento di conti.
E' la storia di Grace, che ha perso la mamma ed ora vive solo con il padre militare.
Tre vite diverse che si incontrano in un ospedale italiano, tre famiglie che si ritrovano a supportarsi a vicenda nel momento del bisogno, tre disavventure che finiscono con l'incatenarsi.
Un libro dove ho trovato la mia Italia pieni di problemi e opportunità, e le città in cui da sempre vivo.
Un testo che mostra la disperazione degli immigranti, di persone spaventate e senza più nulla all'infuori di sé stessi e della loro famiglia.
Un racconto molto breve in cui fioccano le coincidente, tanto che non ho potuto che guardarle con fare scettico.
Aisha finisce proprio nello stesso ospedale in cui è ricoverata la figlia dell'uomo che l'ha salvata, che a quanto pare con loro ha ben altro in comune.
Poi sono troppi gli avvenimenti narrati e solo minimamente accennati. Il tentativo di estorsione, di aggressione, di intimidazione, l'incendio, sono tutti descritti in modo fugace, durano il tempo di un battito di ciglia. Avrei preferito che fossero approfonditi maggiormente, sviluppati in modo più preciso e dettagliato.
Magari che ne venissero inseriti solo alcuni ma sviluppati in modo più esteso.
Una trama dove la quotidianità si mischia con il credo donando al Lettore un'atmosfera sospesa tra l'illusione ed realtà.
Un volume molto veloce da leggere che offre una storia di speranza e nuovi inizi a chi ha il piacere di leggerlo.
Un libro a cui assegno:

3 Wonderland su 5

Dal libro: 

- "Omar ripercorreva i dieci anni vissuti insieme a Raja benedicendo quel suo malore, avvenuto a Torino davanti al museo, che aveva favorito il loro incontro."

- "Centinaia di corpi affioravano dall’acqua, alcuni muovevano ancora debolmente le braccia nel tentativo di riuscire a stare a galla, molti invece, erano privi di vita."

- "I loro  sguardi complici sfociano  in una gaia  risata  quando davanti alla finestra socchiusa, vedono volteggiare alcune farfalle variopinte."

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