Translate

giovedì 26 maggio 2016

Dal libro al film: "Alice Through the Looking Glass"

Per la rubrica:


Proprio ieri sera sono andata al cinema per vedere "Alice Through the Looking Glass" il seguito di "Alice in Wonderland" prodotto sempre dal celebre Tim Burton.
L'opera cinematografica dovrebbe prendere spunto dal libro "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll. Dico "dovrebbe" perché in effetti non è così.
Ma diamo prima un'occhiata a quella che è la trama effettiva del libro.


"Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò"
di Carroll Lewis


Seguito di "Alice nel Paese delle Meraviglie", "Attraverso lo specchio" (1871) ne riprende i personaggi e le ambientazioni fantastiche, pur in una chiave meno trasognata e più malinconica. Nel mondo a rovescio che Alice trova al di là dello specchio di camera sua, sei mesi dopo il suo primo viaggio nel paese delle meraviglie, è valida una sola regola: credere all'impossibile. Le carte da gioco si tramutano qui nei pezzi di una scacchiera; la sequela di imprevisti e trabocchetti in una sfrenata corsa tra filastrocche, poesie, giochi. E mentre Alice si muove sulla scacchiera, di casella in casella, impara a difendersi, a dire la sua, a entrare nel gioco dell'eccentrico e dell'incredibile, a capire e a simpatizzare con gli esseri stravaganti che incontra, allucinati ma ricchi di umanità.


Quella che viene raccontata nel libro è quindi una specie di corsa assurda in cui Alice finisce immischiata. Per la seconda volta, la ragazzina dai capelli biondi, finisce in un mondo meraviglioso quanto pazzo, ma stavolta vi approda non grazie al Bianconiglio ma attraverso, appunto, uno specchio.
Nella storia, Alice parteciperà a modo suo alla corsa, incontrando nuovi personaggi ma non avrà l'occasione di incontrate gli amici di un tempo che le hanno fatto compagnia nel Paese delle Meraviglie.
Ora, tenendo presente questo breve riassunto, potrete immaginare da voi quanto, in realtà, il film sia diverso.
Innanzitutto, Alice, interpretata fedelmente sempre da Mia Wasikowska, non parteciperà ad alcuna corsa, ma il suo compito sarà quello di ritrovare la famiglia del Cappellaio Matto.
Alice, di ritorno dal suo viaggio in mare a capo della "Wonder" si ritrova a dover scegliere tra il tenere la sua casa o l'amata nave del padre.
Prima di fare questa scelta, però, Alice viene richiamata nel Paese delle Meraviglie dal Brucaliffo (Alan Rickman) che l'aiuta ad approdare nel fantasioso mondo tramite uno specchio che funge un pò da passaporta.
Al di là dello specchio, Alice trova un salotto in cui giace un tavolinetto su cui si disputa una partita di scacchi animata, questa è l'unica parte che è effettivamente fedele al libro, assieme all'uso dello specchio come porta.
Tutto ciò che avverrà da qui in poi è frutto della mente della sceneggiatrice Linda Woolverton e dei produttori Joe Roth, Suzanne Todd, Jennifer Todd, Tim Burton e John G. Scotti (produttore esecutivo).


Una volta arrivata di nuovo a Wonderland, Alice scoprirà che il suo migliore amico, il Cappellaio Matto, interpretato da un fenomenale Johnny Depp, sta perdendo poco a poco la sua moltezza, la sua allegria, la sua pazzia! Questo perchè si è convinto del fatto che la sua famiglia è ancora viva e non è, come si è visto nel precedente film, morta a causa del Ciciarampa.
Nella speranza di aiutare il Cappellaio, Alice segue il consiglio della Regina Bianca (Anne Hathaway) e va nella dimora del Tempo con l'intento di rubare la
sua cronosfera per tornare indietro nel tempo e salvare la famiglia del Cappellaio.
Ma naturalmente le cose non vanno come dovrebbero andare e Alice finisce con il farsi un bel viaggio nel passato, tra le vite dei suoi amici.
Sulle sue traccie ci sarà il Tempo, interpretato da un abile Sacha Baron Cohen.
Alice dovrà, però, vedersela anche la Regina Rossa, l'inimitabile Helena Bonham Carter, di cui scopriremo alcuni segreti mai rivelati.


Questo, senza dubbio, è stato un film piacevole da vedere, con la sua buona dose si avventura e suspense, purtroppo non è stato affatto pertinente al libro, ma di certo non è una visione da sconsigliare.
Come nel primo film, anche qui i personaggi sono stati all'altezza del compito, ed è stato un piacere rincontrarli di nuovo.


In questa nuova rappresentazione cinematografica, ci viene mostrata una Alice più coraggiosa, determinata, e decisamente più colorata! 
I costumi di scena che hanno creato per lei sono esuberanti ma rispecchiano il suo nuovo carattere, così forte e privo della paura e dell'insicurezza di cui era provvista nel precedente film.
Gli altri protagonisti sono pressoché gli stessi, eccetto il Cappellaio che qui troviamo di indole più oscura e bisognoso di un amico che gli creda.
Purtroppo, il finale del film lascia intendere che non ce ne sarà un terzo e che con questo, come nella letteratura, finiscono definitivamente i viaggi nel Paese delle Meraviglie. 


Sebbene diversa dall'originale, questa è stata una storia intensa, malinconica sul finale ma che come sempre, è stata in grado di insegnarci qualcosa di nuovo ... anche se folle. 
La parte più toccante, è stata quando, a fine film, sullo schermo è apparso un tributo ad Alan Rickman.


2 commenti:

  1. Anche io ho amato questo film, ero andata al cinema l'ultimo giorno di scuola.. e pensare che era uscito il giorno del mio compleanno! **

    RispondiElimina