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martedì 13 ottobre 2015

"Hergàstiul: L'albero del Mare" - Ilaria Bellomo


Editore NARCISSUS 
Pagine 175
Prezzo ebook 0,99 EURO 
Anno prima edizione 2015
Genere Fantasy 


Anche se abbandonarsi alle sue emozioni sembra essere la cosa
giusta da fare in quel momento, Lizzie si ritrova intrappolata in una visione fuori dai confini della realtà. Vede la figura sfocata di un ragazzo contorcersi e i suoi occhi neri tenebrosi la scuotono a tal punto da fuggire ancora una volta dai suoi sentimenti per Eric.
Quando subentra la notte, è scossa da vividi incubi che le fanno incontrare Karpò, colei che sarà la sua gnoma protettrice, la quale la condurrà nei meandri del passato, in cui si combatteva una battaglia per il potere del trono di Hergàstiul, la terra d’origine di Lizzie.
Nel momento in cui il sogno svanisce e Lizzie si accorge che Karpò è ancora lì con lei, scatta il panico. Si crede pazza e cerca di fuggire, ma la curiosità di scoprire il più possibile su quegli occhi neri che l’hanno trafitta, è più forte. La magia della gnoma la rende consapevole del mondo in cui è nata, e per Lizzie ha inizio un nuovo scopo: scoprire perchè è stata costretta a vivere sulla terra, lontano dal suo pianeta natale.
Scopre così di essere l’erede al trono e l’unica in grado di appropriarsi dell’albero del mare, un minerale molto potente che nelle mani di Màlcatraz, colui che ha ucciso il suo vero padre, può diventare pericoloso. Solo con le sette pietre entrate in possesso dei sette prescelti, l’albero può essere attivato, rivelando i suoi poteri. Lizzie è una di loro e tra i suoi compagni di viaggio incontra Kai, un tipo ambiguo e solitario che tende a nascondere la sua vera identità. Solo in seguito Lizzie capirà che entrambi sono la chiave del misterioso viaggio che li attende: il seme di un amore che non può sbocciare sarà il tormento più grande.






Siamo a Syumphoc, un pianeta provvisto di due lune che dista esattamente 300 anni luce dalla terra.
I suoi abitanti sono creature bizzarre, che ricordano tanto le fate e gli gnomi delle fiabe che ci raccontavano da bambini.
A Syumphoc il potere viene spartito tra due dinastie: quella delle comete nere e quella dei cinque soli.
Ed è proprio a quest’ultima che la nostra protagonista Lizzie scopre di appartenere.
Lizzie è convinta di essere sempre vissuta sulla terra e che i suoi genitori siano una coppia di banalissimi esseri umani ma, in realtà, non è così.
Un giorno, improvvisamente, nella sua vita piomba una gnoma di nome Karpò che rivela alla nostra eroina la verità; Lizzie è niente di meno che l’erede al trono di Hergàstiul.
Il suo compito? Ritrovare il preziosissimo Corallo, un oggetto così potente che in mani sbagliate può provocare caos e abomini, se non la distruzione dell’intero regno.
È la regina Arphìa, la vera madre di Lizzie, che chiede alla nostra protagonista di rintracciare il Corallo.
Lei deve entrare nel gruppo dei sette, una compagnia prescelta per rintracciare il famoso manufatto. Si devono dare da fare, devo studiare gli incantesimi, devo scoprire le loro vere nature, perché devono arrivare al Corallo prima di Màlcatraz, la spregevole creatura che ha ucciso il vero padre di Lizzie.
Sette ragazzi che controllano sette poteri diversi con le loro sette pietre, un viaggio pericoloso che li porterà in posti mai immaginati prima e gremiti di inganni.
A fare da sfondo alla loro ricerca, l’amore proibito tra Lizzie e Kai, uno degli altri membri del gruppo dei prescelti.
Lui della dinastia delle comete nere, lei dei cinque soli. Lui impossibilitato ad amare, a causa delle sue origini. Per le comete nere l’amore è una malattia che va curata, e Kai ne soffre, la vicinanza di Lizzie gli fa perdere i poteri e i suoi baci lo fanno star male fisicamente.
Una storia d’amore irrealizzabile, eppure così fortemente sentita.
Un fantasy che insegna quanto il potere offuschi le menti più intelligenti e trasformi in nemici le persone che, invece, dovrebbero amarti. L'ossessione per il potere non ammette legami di famiglia.
Un libro dall’indubbiamente fantasiosa trama che, tuttavia, appare poco strutturata.
La scrittrice, per quanto abile nel riuscire a donare al lettore un’ambientazione suggestiva e lussureggiante, non riesce ad esprimere appieno l’idea che sta alla base del racconto. La trama non è completamente lineare, ci sono degli errori nel testo, e la protagonista appare come una ragazzina fastidiosamente debole, affatto combattiva e succube degli eventi.
Simpatica l’idea dello spartito legato alla trama, che si può vedere verso la fine del libro.
In generale, un’opera interessante ma che non è stata rappresentata al meglio.
Assegno al libro:
3 stelle su 5
Dal libro:

- "Non dovresti disprezzare così insistentemente ciò che è diverso da te!"

- "(...) quei momenti erano sgoccioli di vita umana mai più, forse, sarebbero ritornati."

- "L'umanità è crudele."                                                     

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