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domenica 27 settembre 2015

"Ah ... Ahh ... Ahhh" - Nuwanda


Editore GENESIS PUBLISHING 
Pagine 58
Prezzo ebook 2,99 EURO 
Anno prima edizione 2015
Genere: Giallo

Doppio Senso è una piccola città dove le strade sono tutte a senso unico. Qualcuno, arrivando da fuori, sarebbe portato a pensare che si possa solo entrare ma non uscire, invece, la circolazione scorre tranquilla e, prima o poi, la strada per andare a In Mona, il paese vicino, la trovano tutti.
Nella sala conferenze della biblioteca comunale è in corso la presentazione del libro di Armando Bentivoglio, un noto scrittore sui generis con monomanie bizzarre. Il romanziere, a un certo punto, decide di scrivere sulla lavagna una frase ricca di significati e che possa contenere un’emozione: “Ah… Ahh… Ahhh”. Basta una semplice parola, pronunciata in modo diverso, a suggerire sensazioni di piacere o di dolore, secondo l’interpretazione del lettore, in grado di andare oltre il volere dello stesso autore. La differenza tra “il come si scrive” e “il come si legge”. Il ritrovamento di un cadavere richiederà la presenza del commissario Loquace, un poliziotto dai metodi alquanto singolari.
Un turbinio di battute e dialoghi caustici, spesso inconsapevolmente comici dei vari protagonisti, caratterizzerà in maniera originale le varie scene, creando un surreale collage di schegge impazzite. Una parody comedy all’italiana con le sue nevrosi e le sue megalomanie grossolane e i suoi personaggi grotteschi non meno suggestivi.






Un giallo insolito quello che ci propone lo scrittore Nuwanda.
Siamo in una piccola città dal nome insolito (come quasi tutti i nomi di questo libro) “Doppio senso”. È un paesino solitamente tranquillo, fino a quando non viene travolto da un doppio evento. Il primo, lieto e culturale, riguarda la presentazione del libro dello scrittore Armando Bentivoglio, personaggio alternativo e alla lunga noioso con le sue ambigue parole. Il secondo, un fataccio scomodo che porta un mare di problemi e scocciature: l’omicidio della figlia del sindaco.
Devo ammettere che all’inizio credevo che la polizia fosse stata chiamata per la scomparsa del famoso e tanto amato pennino rosso di Bentivoglio, ma questo crimine passa in secondo piano. Il commissario Antonio Loquace ha un caso ben più complesso tra le mani.
Chi, tra i tanti personaggi che affollano il libro è il colpevole del brutale omicidio?
Un libro in cui le descrizioni, dettagliate e copiose, la fanno da vere protagoniste.
Un’opera più complessa di quello che appare, ma che alla fine stanca un po’ con le sue frasi criptiche.
Le indagini non sono particolarmente brillanti, ma è il modo in cui sono narrate il punto saliente dell’opera.
I Lettori, più che sulla trama della storia, si soffermeranno sulle parole con cui è raccontata, sui giochi che lo scrittore crea con i dialoghi.
Un’opera in generale monotona, ma che se messa sotto il microscopio è in grado di mostrare elementi peculiari e degni di nota.
Assegno al libro:
3 stelle su 5

Dal libro: 

- "Basta una semplice parola, pronunciata in modo diverso, a suggerire sensazioni di piacere o dolore, secondo l'interpretazione del lettore."

- "Qui è cosa rara trovare una persona che legge un libro, lei addirittura li scrive."

- "Ma un libro non va spiegato, va letto,"

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