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mercoledì 15 aprile 2015

Un tè con ... Victory Storm

Per la rubrica: 

La nostra rubrica si arricchisce sempre di più. Questa volta il tè con noi lo prende Victory Storm, scrittrice della trilogia di sangue, nonché di alcuni romance mooolto interessanti!


Oltre alla trilogia di sangue, ha scritto anche:

"Il non fidanzato peggiore del mondo"
"Proprio perché ti amo"
"Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo"

1. Dalla tua penna sono usciti svariati libri di genere diverso, a quale di questi sei più affezionata?

Sono affezionata a tutti, tuttavia si dice che il primo amore non si scorda mai, quindi ti rispondo “Attrazione di sangue”, il mio esordio e che all’epoca era autoconclusivo. Non avrei mai pensato che sarebbe diventato una trilogia.

2. Perché hai deciso di diventare una scrittrice? È una passione che è nata recentemente oppure fin da piccola volevi fare questo tipo di lavoro?
Generalmente gli scrittori rispondono sempre che è una passione innata e ora mi trovo quasi a disagio a risponderti che per me non è stato così. Avevo voti terribili a scuola, i miei temi facevano pena e la prima volta che ho iniziato a scrivere una storia è successo in quarta superiore durante una supplenza in cui mi annoiavo e non sapevo come ammazzare il tempo. Tuttavia ricordo che quel racconto che avevo scritto in quell’ora buca si era dilungato moltissimo e improvvisamente avevo cominciato a fare le ore piccole non più davanti alla televisione ma a scrivere (a mano). Senza accorgermi, mi sono ritrovata ad amare la scrittura però “grazie” ai miei voti scolastici non ci ho mai dato peso.
Ho continuato a scrivere solo dopo essermi diplomata e aver fatto un corso di giornalismo (più un anno come giornalista free lance per un giornale locale) in cui improvvisamente le persone hanno cominciato a congratularsi come me per come scrivevo dicendomi che avevo talento.
Tuttavia sappiamo come il mondo dell’editoria sia pieno di ostacoli per un esordiente e così ho accantonato questa passione finché non mi sono ritrovata ad aver problemi economici dopo aver perso il lavoro e con un romanzo di vampiri (Attrazione di sangue) nel cassetto. E alla fine, per necessità, mi sono buttata! E ha funzionato!

3. Ti rivedi in uno dei tuoi personaggi oppure in ognuno di loro c’è un po’ di te?

In ogni personaggio femminile c’è sempre un po’ di me. Vera era molto simile a me e siamo cresciute insieme, Leny è insicura come me, Berry è buffa, paffutella e pasticciona come me, Olivia è ambiziosa e orgogliosa come me…

4. Chi o cosa ti ha ispirato la trilogia di sangue? E’ un’idea nata spontaneamente oppure sei stata influenzata da un’altra saga o da qualcuno che ti è vicino?

All’inizio “Attrazione di sangue” era stato pubblicato come romanzo autoconclusivo ispirato a “Twilight” e “Angeli e demoni”. Poi dopo aver creato la pagina su Facebook molte persone mi hanno contattato inaspettatamente per chiedermi quando usciva il seguito. Dopo un primo momento di terrore puro, ho deciso di creare la trilogia ma a quel punto non mi sono più ispirata a nessuno se non alla mia fantasia.

5. Stai già scrivendo un altro libro?

Sì. In realtà ho due romanzi in ballo. Entrambi d’amore. Uno è adolescenziale (tipo “Uno splendido disastro”, per intenderci), l’altro invece è più adulto e con una vena comica. In realtà ne ho anche un terzo che riprende vampiri, licantropi, streghe etc… ma di questo non ho ancora scritto una riga.

6. Molti scrittori sono anche grandi Lettori, tu leggi molto? Quali sono i tuoi libri preferiti?

Leggo molto, o meglio, leggevo moltissimo e ora meno anche se a malincuore. Il problema è che il lavoro, la scrittura mi portano via molto tempo e in più ora non riesco più a leggere fino alle h 3 del mattino e poi essere in piedi per le h 8 come facevo dieci anni fa.
In passato leggevo di tutto: sono passata da Nancy Drew a Isaac Asimov, a Rosemary Rogers, Judith Mc Naught, Connie Mason e poi Sophie Kinsella, Luciana Littizzetto e infine Stephenie Meyer e Lara Adrian… e moltissimi esordienti italiani!
Oggi adoro i libri d’amore divertenti e sicuramente la mia musa ispiratrice in questo caso è Sophie Kinsella, in particolar modo con “Sai tenere un segreto?”.
Invece per i romanzi sul vampiri, ho letto “Twilight” e la Stirpe di Mezzanotte della Adrian, ma ora mi sono un po’ ancorata. Cerco nuova ispirazione.
Un piccolo desiderio è quello di riuscire un giorno a scrivere un romanzo erotico storico ambientato nell’Ottocento. Niente bondage o sadomaso alla 50 sfumature o altro perché mi ha stufato quel genere.
Un mio difetto è che non leggo mai libri scritti da autori maschili (a parte Dan Brown e Isaac Asimov).

7. Nella tua trilogia di sangue parli di vampiri, streghe e licantropi, credi davvero nella loro esistenza?

Nelle streghe ci credo. Sono convinta che la magia esista. Vampiri e licantropi… non lo so, però penso che ogni storia abbia sempre un fondo di verità e che il primo scrittore di vampiri si debba essere ispirato a qualcuno o qualcosa.

8. Dove crei i tuoi libri? Hai un posto preferito dove ti isoli per scrivere?

Sicuramente ho bisogno di isolamento e solitudine quando scrivo perché mi perdo in ciò che scrivo e per me non esiste più niente e nessuno (nemmeno le lamentele di mio marito che reclama la cena, il campanello che suona…). Ho uno studio ma preferisco sprofondare nel divano con il portatile o mettermi seduta al tavolo da pranzo davanti alla finestra (che dà rigorosamente sulle montagne e mai su una strada trafficata perché m’infastidisce troppo).

9. Qual è la parte più difficile dello scrivere? Creare una trama, scrivere il libro oppure rileggerlo e modificarlo?

La cosa più difficile è mantenere la concentrazione. Tendo a distrarmi facilmente e a vagare con la mente su altre storie, così per quei giorni in cui scrivo evito di leggere altri libri, guardare film nuovi dello stesso genere di ciò che sto scrivendo e m’impegno a scrivere tutti i giorni per non perdere il filo. Tuttavia a volte non ci riesco come in questo periodo e infatti al momento ho due romanzi in ballo contemporaneamente e un terzo che mi gira per la mente. Un bel casino!

10. Se non fossi diventa una scrittrice, cos’altro avresti fatto?


Forse l’interior designer. Mi piace progettare spazi d’interni da arredare. È un lavoro che ho già svolto in passato anche se più legato alla vendita di arredi che di progettazione. Ora mi accontento di leggere qualche rivista, visitare negozi di arredamento e studiare il feng shui. 

Le mie recensioni ai libri:

5 commenti:

  1. Intervista interessante, ma non so se mi ha convinto ad acquistare i libri. Preferisco un gotico più duro a questo romanzato.

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  2. Intervista molto interessante! Un motivo in più per leggere questa sua trilogia!

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  3. Vorrei leggere "Ogni tuo desiderio è un ordine bastardo" già da un po'! :3

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