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martedì 31 dicembre 2013

"Novecento" - Alessandro Baricco


Editore FELTRINELLI
Pagine 58
Prezzo 6,50 EURO
Anno prima edizione 2012
Genere: Narrativa italiana 


Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante,
capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto, nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film "La leggenda del pianista sull'oceano".







Un monologo di appena cinquanta pagine, in grado di emozionarti come pochi.
Una bella storia da raccontare a chi, ha la pazienza di ascoltare.
Uno personaggio, Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, un nome che la dice lunga.
Destinato alla grandezza, ufficialmente mai nato, sarà un uomo che vi travolgerà con il suo semplice stare al mondo. Mai sceso dalla nave da crociera: Virginian, solca gli oceani, incantando tutti con la soave melodia del suo piano.
La sua semplicità, la sua stravaganza, il suo essere al di là della vita, lo rende uno dei personaggi più interessanti della scrittura italiana.
Sembra quasi una storia surreale ma se per un attimo, fai finta che sia tutto vero, non puoi fare a meno di incantarti.
Umiltà, ingegno, genialità, è ciò che rende questo libro: unico.
Non posso non dargli:

5 stelle su 5

Mi è impossibile ricopiare tutto il testo, per questo mi limiterò a queste poche frasi: 

- "Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era, e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede.
Su cui Dio ballava, se solo era negro."

- "Credetemi, non ne troverete altre di navi così: forse, se cercherete per anni ritroverete un capitano claustrofobico, un timoniere cieco, un marconista balbuziente, un dottore dal nome impronunciabile, tutti sulla stessa nave, senza cucine. Può darsi. Ma quel che non vi succederà più, potete giurarci, è di stare seduti col culo su dieci centimetri di poltrona e centinaia di metri d'acqua, nel cuore dell'Oceano, con davanti agli occhi il miracolo, e nelle orecchie la meraviglia, e nei piedi il ritmo e nel cuore il sound dell'unica, inimitabile, infinita, ATLANTIC JAZZ BAAAAND!!!!!"

- "Lui l'aveva una ... buona storia. Lui era la sua buona storia. Pazzesca, a ben pensarci, ma bella ... E quel giorno, seduto su tutta quella dinamite, me l'ha regalata."

- "Novecento, tutto questo è assolutamente contrario al regolamento".
Novecento smise di suonare. Era un ragazzino di poche parole e di grande capacità di apprendimento. Guardò con dolcezza il comandante e disse: "In culo il regolamento".

- "E se io ci ripenso, mi sembra che era quella cosa lì, essere felici. O una cosa del genere."

- "Il mondo, magari, non l'aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima."

- "Cristo, ma le vedevi le strade?/ Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/ A scegliere una donna/ Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/ Tutto quel mondo/ Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/ E quanto ce n'è/ Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla .../ "

- " Ho disarmato l'infelicità. Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri. Se tu potessi risalire il mio cammino, li troveresti uno dopo l'altro, incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta di questo viaggio strano che a nessuno mai ho raccontato se non a te./" 

venerdì 29 novembre 2013

"L'imperatrice Sissi" - Erika Bestenreiner


Editore MONDADORI
Pagine 289
Prezzo 10,50 EURO
Anno prima edizione 2005
Genere: Biografia 


Il 24 aprile 1854, nella chiesa di Sant'Agostino a Vienna, a soli sedici anni la duchessa in Baviera Elisabetta sposa il cugino Francesco Giuseppe. Ha così inizio l'epopea dell'imperatrice Sissi, una delle figure femminili più amate e raccontate della storia moderna, la cui personalità fu segnata da violenti contrasti. E la cui vita, che fu scandita dal drammatico alternarsi di felicità e dolore, di successi mondani e lutti strazianti, venne spezzata nel 1898 dalla mano dell'anarchico italiano Luigi Lucheni il quale, uccidendola, ne fece una martire e un mito. Erika Bestenreiner ricostruisce in queste pagine anche le vicende meno note, ma non meno tumultuose e singolari, che caratterizzarono l'esistenza degli altri figli dei Duchi in Baviera.






A differenza del precedente libro recensito: "Sissi" di Brigitte Hamann, questo nuovo volume si concentra, non solo sulla figura dell'Imperatrice, ma anche sui suoi fratelli, sorelle, figli e nipoti vari.
Rispetto all'altro libro, che si concentrava sulla vita di Elisabetta, questo nuovo libro storico prende in considerazione anche le vite dei famigliari di Sissi e di come, quest'ultima, abbia influito su di essi.
Un volume non troppo spesso ma ricco di nozioni e immagini interessanti.
La vita della sovrana viene trattata dall'inizio alla fine ma non in modo approfondito, come invece viene fatto nel libro della Hamann. Gran parte del volume è dedicato ai fratelli di Elisabetta, alle loro vite, ai loro figli, ai loro matrimoni e anche alle loro morti. Questo libro prende in considerazione la vita dell'Imperatrice attraverso la sua famiglia.
Elisabetta fu una grande donna e questo non comporta il fatto che fu anche una grande imperatrice. I suoi rapporti con i famigliari non furono sempre calorosi e la sua vita non fu l'unica ad avere una fine triste.
La scrittrice Bestenreiner ha fatto nascere in me un dubbio: cosa sarebbe successo, se all'altare, con Francesco Giuseppe, ci fosse andata Nènè e non Sissi? Se Elena in Baviera fosse diventata realmente Imperatrice austriaca, le cose sarebbero andate diversamente?
Un libro ben strutturato, chiaro e istruttivo, che merita:

4 stelle su 5

Alcune frasi dal libro:

- "Elena continuava a pensare che al posto della sorella avrebbe dovuto esserci lei e che, invece, era soltanto oggetto di sguardi compassionevoli."

- "Obbiettivamente sarebbe stato meglio per tutti gli interessati se Francesco Giuseppe avesse scelto Elena. Elisabetta, infatti, nonostante i pregi, la bellezza e lo charme, non fu né una buona moglie né una madre premurosa. (..) Come sarebbe stata diversa la storia della casa d'Asburgo - e, di conseguenza, la storia mondiale - se la duchessa Ludovica non avesse portato Elisabetta a Bad Ischl."

- "Carlo Teodoro (...) desiderava dare un senso alla sua esistenza, voleva essere utile agli altri uomini e poter star vicino alla gente. (...) La morte di Sofia, rafforzò il suo desiderio di studiare medicina. La famiglia si oppose subito e a gran voce. (...) Ma Carlo Teodoro non si lasciava sviare. Incoraggiato dai suoi professori dell'università, realizzò il suo desiderio."

- Frederic Barker: "Sembra una donna di trent'anni. Bianca come il marmo appare la pelle levigata dalla morte, un leggero rossore affiora sulle labbra, così raffinate e delicate come erano state in vita. Alla sua vita dovetti pensare alla statua di Saffo, che Sua Maestà conservava a Lainz e che amava tanto." Se non ha esagerato, la morte e l'arte dell'imbalsamazione avevano restituito all'imperatrice ciò a cui teneva di più: la bellezza giovanile.

- "Anche dopo la morte di Lucheni, il crimine da lui commesso era destinato ad avere molte ripercussioni. Sebbene l'attentatore avesse in fondo esaudito il desiderio di Elisabetta di una fine rapida e indolore, l'imperatrice Sissi era divenuta grazie a lui una martire, vittima di un anarchico senza scrupoli che aveva assassinato una donna indifesa."

- Hans Bankl, autore di "Mal d'Asburgo", in riferimento a Sissi:
"digiunava come Lady Di,
cavalcava e tirava di scherma come d'Artagnan,
faceva ginnastica come Jane Fonda,
venne ammazzata come J.F Kennedy
e assomigliava a Romy Schneider."

mercoledì 30 ottobre 2013

"Regalami una favola" - Hester Browne


Editore GARZANTI LIBRI
Pagine 441
Prezzo 16,40 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2013
Genere: Romanzo rosa

Amy ha ventiquattro anni e ormai ha capito di essere più brava con le piante che con i ragazzi. Con i fiori è tutto più facile: sa perfettamente che mix di colori scegliere per dare nuova vita a un giardino. Ma far colpo su qualcuno è molto più complicato. Ogni volta che parla con un uomo il viso di Amy assume la sfumatura dei gerani rossi in primavera e la sua bocca farfuglia frasi insensate. Il suo sogno di vivere un amore da favola sembra essere irrealizzabile. Ma durante una festa, in cui come al solito se ne sta in disparte, Amy incontra due occhi azzurri come petali di un fiordaliso. È amore a prima vista. Leo è il ragazzo che tutte sognano, e, anche se sembra quasi impossibile, ha scelto proprio lei. Con la scusa di farle ristrutturare il suo giardino al centro di Londra, la corteggia con il romanticismo di un vero gentiluomo. Passano solo pochi mesi e Leo è pronto per farle la proposta che ogni donna aspetta: le chiede di sposarlo regalandole un anello di diamanti che brilla come un intero cielo stellato. Amy non riesce a credere che la sua favola d'amore si stia realizzando. Eppure la strada per la felicità è tutta in salita. Leo non è il semplice ragazzo che Amy crede: è un vero principe, erede al trono. Il suo mondo è fatto di ricevimenti sfarzosi e serate di gala. Per stare accanto a lui Amy deve decidere se è pronta a disegnare una nuova sé stessa rinunciando a quello che è sempre stata. E più di tutto, deve decidere se è pronta ad essere sincera fino in fondo.







Da dove iniziare?
C'era una volta un principe bello e ricco, un giorno, ad un party in maschera, incontra la giardiniera più bella di tutte.
Sembra una storia un pò bislacca e sotto alcuni punti di vista banale, ma posso assicurarvi che è tutt'altro che scontata.
L'inizio della storia non è dei più promettenti ma una volta ingranata la marcia, il romanzo prosegue sciolto il suo percorso, facendovi sempre di più innamorare dei due protagonisti.
La storia parla di Amy, una ragazza di 24 anni, giardiniera, con un segreto doloroso che verrà svelato solo alla fine del libro. Questa è l'unica fonte di suspense del libro perchè poi la storia segue il profumo agrodolce dell'amore.
Amy, per puro caso, durante una festa in maschera organizzata dalla sua espansiva coinquilina, si imbatte in un bellissimo principe di nome Leo. Tra loro è amore a prima vista e lui, dopo averle fatto risistemare il suo giardino, è pronto per farla diventare la sua regina MA! (non poteva mancare il ma), l'oscuro segreto di Amy torna a riemergere dall'oscurità per rovinarle ancora una volta la vita.
Come va a finire? Io l'ho letto, ora tocca a voi!
Il libro, in generale, non è male.
Alcune espressioni nel libro lasciano un pò perplessi, ma nel complesso, i termini usati sono semplici e perfettamente compressibili.
Una storia, quasi favola, che vi attirerà a sé grazie al suo charme, alla sua storia d'amore e allo stupefacente segreto sulla misteriosa sorella di Amy che vi accompagnerà fino alla fine (un pò snervante, lo devo ammettere).
Un amore principesco, giardini stupendi, un fratello esuberante, un finale a sorpresa e una grande voglia di essere, semplicemente, la persona più normale del mondo.
Un libro che merita:
4 stelle su 5
                                                
Alcuni frasi dal libro:

- "Columbia Road era il punto più a est in cui questa ragazza di Chelsea avesse il coraggio di spingersi senza scorta armata e cartina geografica."

- "Se c'è una cosa che la mia ridicola famiglia mi ha insegnato, è che non bisogna mai ignorare le ragioni del cuore. Alla lunga, si rivela sempre molto più saggio della testa."

- "Da qualche parte, chissà dove, un orologio si era messo a scorrere all'indietro, un lento secondo alla volta."

- "Mi sembrò che le nostre anime combaciassero alla perfezione, come una chiave dentro alla serratura."

- "Piccole tasche d'amore e di promesse sussurrate come le margherite e i ranuncoli che sbucano nelle fessure dei marciapiedi."

sabato 26 ottobre 2013

"Sissi" - Brigitte Hamann


Editore TEA
Pagine 407
Prezzo 10,00 EURO
Anno prima edizione 2011
Genere: Biografia - Storia

Sposa a diciassette anni di Francesco Giuseppe, Elisabetta di Wittelsbach ("Sissi") abbandonò le foreste della Baviera per il mondo dorato e soffocante della corte di Vienna. Coraggiosa e fragile, malinconica ed eccentrica, Sissi non volle accettare nessuno dei ruoli che la tradizione e l'ambiente le assegnavano.
L'intera sua vita, interrotta nel 1898 dal pugnale di un anarchico, fu di sottrarsi al destino di "gabbiano prigioniero del castello", una fuga continua dai rituali e dal formalismo della vita di palazzo. Desiderando essere qualcosa di più della consorte di un imperatore, di affermare in ogni modo la propria individualità, Sissi fece di sé una donna speciale. Amazzone provetta, eccelse nei tornei di caccia; poetessa dilettante lasciò oltre cinquecento pagine di versi; giovane splendida, riuscì a trasformare la propria bellezza in un mito ineguagliabile. Nella biografia della Hamann, che ha dedicato a Sissi anche un volume fotografico, rivive una donna di sensibilità e intelligenza straordinarie, una sovrana anomala e sognatrice, condannata a un destino di infelicità.






E' arrivato il momento di dedicarci un pò alla storia.
Da sempre affascinata dal mito della bellissima imperatrice d'Austria, ho acquisto un libro che narra la sua storia.
La scrittrice tratta abilmente di tutti gli aspetti che hanno contribuito a rendere questa ragazzina di appena sedici anni, un'imperatrice amata dal popolo e odiata oltre misura dall'aristocrazia viennese.
Il viaggio di una fanciulla ammirata in tutto il mondo per la sua bellezza, la sua fobia delle folle, una suocera troppo impicciona e un destino che la ha dato tutto e proprio per questo le ha tolto la cosa a lei più preziosa: la felicità.
L'imperatrice Elisabetta d'Austria e Ungheria è passata alla storia per la sua straordinaria bellezza ma anche per le sue numerose stranezze. Passeggiate alle 3.00 di notte, sotterfugi stravaganti per fuggire gli sguardi curiosi delle persone, cavalcate estenuanti al limite della sopportazione fisica e molto altro.
Una vita vissuta nel rimpianto, l'amore incondizionato per l'ultima figlia Valeria e una costante fuga dalle fredde bellezze aristocratiche di Vienna.
Un'imperatrice, una poetessa, una madre ed una moglie che per tutta la vita non ha fatto altro che scappare alla ricerca disperata della libertà.
Un libro completo, che tratta ogni aspetto della vita dell'Imperatrice Sissi, completo di date, episodi privati e pubblici, con estratti delle poesie composte dall'augusta Signora in persona.
Per il linguaggio semplice, per le descrizioni dettagliate, per i numerosi fatti raccontati, questo libro sulla storia dell'Imperatrice Elisabetta, merita:

5 stelle su 5
                                           

Ecco alcune frasi dal libro:

- Sissi: "Voglio tanto bene all'imperatore! Se solo non fosse imperatore!"

- "I titoli, gli onori, i soldi: tutte queste considerazioni non contavano minimamente agli occhi della giovane Elisabetta. "

- Contessa Festetics: "Bellezza! Grazia! Gentilezza! Distinzione! Semplicità! Bontà! Nobiltà d'animo! Spirito" Senso dell'umorismo! Arguzia! Perspicacia! Intelligenza! (...) perché tutto si è rivolto contro di te, persino la tua bellezza ti dovrà solo sofferenze e il tuo spirito nobile s'inoltrerà così lontano finché non ti farà imboccare il sentiero degli errori."

- "Tanti compiangono Francesco Giuseppe per la vita solitaria che era costretto a fare e tutti criticavano con altrettanta intensità Elisabetta."

- Contessa Festetics: "Lei non sa apprezzare in misura sufficiente il fatto di essere un'Imperatrice! Non ha afferrato il lato bello, esaltante della sua posizione perché nessuno glielo ha fatto vedere. Ne sente solo l'ombra fredda, ma non ne vede la luce, cosicché i suoi sentimenti non si accordano con il mondo che la circonda e in una situazione come questa è impossibile che regnino la tranquillità, la pace, l'armonia."

- Maria Larisch: "Elisabetta era innamorata dell'amore perché questo rappresentava per lei il fuoco della vita. Per lei, la sensazione di essere adorata era un tributo che spettava alla sua bellezza."

- Maria Valeria: "Com'è strana la vita di mia madre; con il pensiero è ricolta al passato, con le aspirazioni al lontano futuro. Il presente è per lei un'ombra, e ciò che la inorgoglisce maggiormente è il fatto che nessuno s'immagina che sia poetessa."

- Carmen Sylva: "(...) Non voleva essere nulla per il mondo, neppure dell'agonia. Voleva essere sola e lasciare il mondo alla chetichella, quel mondo nel quale aveva peregrinato tanto cercando la tranquillità, sempre animata dall'irrequieto desiderio di raggiungere qualcosa di più alto, di più perfetto."

domenica 20 ottobre 2013

"Jane e la disgrazia di Lady Scargrave" - Stephanie Barron


Editore TEA
Pagine 315
Prezzo 12,00 EURO
Prezzo ebook 8,99 EURO
Anno prima edizione 2008
Genere: Giallo storico

In visita presso l'amica, la bellissima e giovane Isobel Payne, Contessa di Scargrave, Jane Austen è testimone di una tragedia: il Conte Frederick, marito di Isobel, colto da improvviso e inspiegabile malore, muore in poche ore. La scomparsa prematura del marito, dopo tre soli mesi di matrimonio, getta la povera Isobel nella più cupa disperazione. Tuttavia la vedova scopre ben presto che non si tratta che
dell'inizio delle sue disgrazie: di li a breve infatti una misteriosa missiva la raggiunge, nella quale sono contenute oscure minacce e la duplice accusa di omicidio e di adulterio. Terrorizzata, Isobel invoca l'aiuto di Jane, la sola di cui si può fidare, ma soprattutto l'unica, tra i presenti al castello nella notte della tragedia, che non tragga alcun vantaggio dalla morte di Lord Scargrave. Contando sulle sue ben note doti di comprensione dell'animo umano, Jane si trova così coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà a varcare nientemeno che i cancelli della prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, arrivando a mettere a repentaglio la sua stessa vita.







La storia che si cela dietro a questo libero è assai singolare.
Durante una visita ai suoi amici, la scrittrice Stephanie Barron, per puro caso, si imbatte in una serie di manoscritti attribuibili a Jane Austen.
I proprietari di casa, gli amici della scrittrice, erano lontani parenti della famosa Jane Austen e proprio tra le antiche mura della loro dimora, trovarono vecchie pagine ingiallite scritte dalla Austen.
I manoscritti vengono affidati a Stephanie Barron che li trasforma in questo magnifico giallo che vede la stessa Austen come protagonista.
In questo volume, Jane Austen è in visita dall'amica Lady Scargrave, da poco sposata ad un ormai anziano conte. Sono appena tornati dal loro viaggio di nozze e proprio durante una festa, il conte, rende vedova la moglie Isobel.
Se non fosse per un messaggio anonimo, il decreto sarebbe morte accidentale, causata dal lauto banchetto festivo.
Le indagini hanno inizio e sembra proprio che tutto conduca proprio verso la moglie del defunto.
Incapace di lasciare l'amica nel momento del bisogno, Jane approfitta ancora un pò dell'ospitalità dell'amica e si dimostrerà molto utile nelle indagine sulla morte sospetta del conte.
Gli omicidi aumentano assieme agli indizi e la vedova Scargrave, assieme al nuovo conte Fitzroy Payne, è sempre più nei guai. Jane, incapace di assistere inerme alle accuse contro l'amica e il conte, si mette in azione per scagionarli.
Un'avventura alla ricerca della verità, tra inganni, delitti e trabocchetti, ce l'ha farà l'arguta Jane Austen a scoprire la verità?
Leggete e lo scoprirete, io mi limito a dirvi che il libro, per le eccelse descrizioni, i suoi enigmi ed i suoi personaggi, merita:

    4 su 5 stelle
   
Alcune frasi dal libro:

- "Fitzroy è il vero compagno della mia anima, Jane. I nostri pensieri sono un solo pensiero e, quando non abbiamo la possibilità di parlare, scambiarci uno sguardo è sufficiente a sostituire un'intera conversazione."

- "Lord Harold si avvicinò al caminetto e rimase immobile a scrutare le fiamme, la cui luce guizzante accentuò i lineamenti del suo viso, sprofondando i suoi occhi nell'ombra, tal ché la sua espressione divenne, se possibile, ancora più remota e imperscrutabile. "

- "Restammo tutti come storditi. Allorché un individuo per natura tranquillo si abbandona alla veemenza delle emozioni, sembra che la terra stessa si scuota, e la veemenza delle parole del conte fece tremare Scargrave Manor."

- "In passato ho dichiarato che avrei preferito trascorrere un'ora in compagnia di un furfante, piuttosto che due minuti in compagnia di un individuo noioso. Ebbene, ancora una volta il mio gusto si dimostra infallibile."

venerdì 4 ottobre 2013

"Il profeta" - Kahlil Gibran


Editore GIUNTI DEMETRA (NUOVI ACQUARELLI)
Pagine 128
Prezzo 4,50 EURO
Prezzo ebook 1,49 EURO
Anno prima edizione 2006
Genere: Classico 

Dopo alcuni anni trascorsi in terra straniera, Almustafa (ovvero l'eletto di Dio), sente che è giunto il momento di fare ritorno all'isola nativa. In procinto di salpare egli affida al popolo della città di Orphalese un prezioso testamento spirituale: una serie di riposte intorno ai grandi temi della vita e della morte, dell'amore e della fede, del bene e del male.

Una lettura breve ma intensa.
Il libro parla Almustafa, un profeta che sta per lasciare la città di Orfalese in cui è vissuto dodici anni. Sta per salpare verso l'isola dov'è nato, ma prima di abbandonare Orfalese, dà un ultimo saluto alla gente del posto.
Uno alla volta, la gente del luogo, pone domande al profeta. Gli domandano delle leggi, dell'amore, dell'amicizia, della passione, della religione, delle gioie e dei dolore e a tutti lui da una risposta.
I libro però ha anche una seconda parte, intitolata "Sabbia e Schiuma", nella quale sono unite massime filosofiche su vari argomenti.
Il libro, di per sé, non è scritto male anche se su qualche argomento trattato ci sarebbe da qualcosa ridire. In ogni caso, il linguaggio non è complicato ma i contenuti meritano di essere assimilati con attenzione.
Non è una lettura del tutto facile e perciò inadatta se cercate una lettura rilassante.
Al libro assegno:
3 su 5 stelle

Ecco delle frasi dal libro:

- "Amatevi l'un l'altro, ma non rendete schiavitù l'amore: sia piuttosto un mare che si muove tra le rive delle vostre anime."

- "I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie della brama che la vita ha di se stessa."

- "Voi godete nell'emanare leggi, ma più ancora godete a trasgredirle."

- "Voi date poca cosa dando ciò che possedete. E' quando date voi stessi che date veramente."

Dal capitolo "Sabbia e Schiuma"

- "Tu e il mondo in cui vivi non siete che un granello di sabbia sulla spiaggia infinita di un mare infinito." In un sogno rispondo: "Io sono il mare infinito, e ogni mondo non è che un granello di sabbia sulla mia spiaggia."

- "Le parole sono senza tempo. Dovresti scriverle o pronunciarle nella consapevolezza della loro eternità."